Maialino da latte nell'antica Cina

Per i cinesi, fra gli spiriti a cui bisognava mostrare deferenza c’erano gli antenati e per traslazione tutti coloro che avevano un età in cui la trasformazione ad antenato era imminiente: gli anziani.

Cucina cinese1

Il maialino da latte nell’antica Cina

Nel Li-chi ( memorie sui riti), un manuale di rituale compilato durante l’epoca Han 202 a.c 220 d.c) ma contenente materiale anteriore, si fornivano ricette per le “Otto Prelibatezze” che dovevano essere preparate per gli anziani in occasioni solenni. Per questi piatti venivano considerate adatte la carne di bue, di pecora, di alce e di due tipi di cervo, purché la si fosse resa tenera pestandola, o tritandola. Tre fra le varie ricette meritano però di essere citate per esteso. Una era una saporita frittura di riso precedentemente imbevuto d’acqua e di bocconcini croccanti di grasso in mammelle di lupa. Un’altra ricetta prescriveva di avvolgere il fegato di un cane (animale la cui carne veniva comunemente consumata in Cina) in un sottile involucro fatto col suo grasso, di inumidirlo e poi arrostirlo. Per dargli un aspetto finale croccante, all’ultimo minuto lo si faceva asciugare direttamente sulla fiamma.

Maiale Agropiccante Capodanno Cinese 2019 2486508464

Ma il piatto forte fra le “Otto Prelibatezze” doveva essere il maialino da latte ripieno di datteri. Dopo essere stato farcito, il maialino veniva rivestito di un involucro di argilla umida e arrostito finché i succhi non restavano chiusi dentro, la pelle non diventava morbida e l’argilla non si essicava completamente. Allora si rompeva l’involucro, si toglieva la pelle e la si pestava con farina di riso e un po’ di liquido. La pasta che si otteneva in questo modo veniva o aggiunta al ripieno o, più probabilmente, usata per rivestirne di nuovo il maialino (il testo sopravvissuto e vago su questo punto). Poi l’intero animale veniva fritto fino ad acquistare un colore dorato scuro e una consistenza croccante. Infine la carne, tagliata a fette, veniva disposta su uno strato di erbe nella parte superiore di una sorta di bagno Maria. Dopo tre giorni di immersione in un vapore dal profumo delicato, il maialino da latte era pronto: senza dubbio era morbido come burro e squisitamente aromatizzato.

Li - chi  (o Liji) or Book of Rituals, trad in inglese di James Legge, Oxford 1885 p.467

Liji

Questo era un cibo per le grandi occasioni e probabilmente riservato ai ricchi. E' molto probabile che lo stile di cucina oggi noto in occidente come “cinese” sia quello della cucina contadina

Ashtanga Yoga

 

L'Ashtanga Vinyasa Yoga nasce a Mysore, nel sud dell'India, ad opera di Sri K. Pattabhi Jois.

Ashtanga Sri K. Pattabhi Jois.

Questo metodo è caratterizzato da una sequenza di posizioni concatenate tra loro e sincronizzate con il respiro. Il respiro unisce il corpo con la parte più profonda della mente e rappresenta l’essenza stessa della pratica dell’Ashtanga yoga.

Acquisendo la capacità di un respiro lungo e profondo la mente diviene calma e concentrata, i pensieri si fermano e ciascun movimento fluisce da un’asana all’altra. Quando respiro e movimento fluiscono senza sforzo ed in perfetta armonia, allora la pratica dell’Ashtanga Yoga trascende la consapevolezza e si evolve nella leggerezza di una meditazione in movimento.

Praticando con regolarità con la corretta respirazione (Ujjayi Pranayama), le posture (asana) e lo sguardo (dristi) è possibile acquisire sicurezza, stabilità fisica e mentale sviluppando sempre più il controllo dei sensi ed una profonda consapevolezza di se stessi.

Ashtanga gruppo

Il termine “Ashtanga” significa letteralmente “8 livelli”, e si riferisce agli otto passi descritti da Patanjali nello Yoga Sutra, che sono:

  • Yama (astinenza)
  • Niyama (adempimento)
  • Asana (posture)
  • Pranayama (controllo del respiro)
  • Pratyahara (controllo dei sensi)
  • Dharana (concentrazione)
  • Dhyana (meditazione)
  • Samadhi (contemplazione)

Ashtanga Lisa

Vinyasa significa movimento sincronizzato con il respiro.

Il respiro è il cuore di questa disciplina e collega una asana all’altra in un ordine preciso. Sincronizzandoil movimento con il respiro e praticando Mula e Uddiyana Bandha (chiusure) si produce un intenso calore interno. Questo calore purifica i muscoli e gli organi interni eliminando le tossine.

Ci sono tre gruppi di sequenze nell’Ashtanga yoga:

  • La Prima Serie (Yoga Chikitsa) disintossica ed allinea il corpo.
  • La Serie Intermedia (Nadi Shodhana) purifica il sistema nervoso aprendo i canali di energia.
  • Le serie avanzate A, B, C e D (Sthira Bhaga) integrano la forza e la grazia della pratica e richiedono livelli più elevati di flessibiltà ed umiltà.

Ashtanga Fabrizio

Ogni livello deve essere pienamente sviluppato prima di passare a quello successivo e l’ordine sequenziale delle asana deve essere meticolosamente rispettato.

Ogni postura è una preparazione per la successiva e sviluppa la forza e l’equilibrio necessari per avanzare nella sequenza.

 A Verona la Tradizione dell'Ashtanga Yoga è portata avanti da Fabrizio Manias e Lisa Pizzighella, insegnanti riconosciuti dall'Ashtanga Yoga Research Institute e assistenti di Lino Miele, allievo diretto di Sri K. Pattabhi Jois e pioniere della disciplina in Italia e in Europa. ( https://www.linomiele.com/)

Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel 3403408990

Azione e reazione: l'onda di ritorno

Da: Lo zodiaco, chiave dell'uomo e dell'universo.

Di Omraam Mikhaël Aïvanhov

Edizioni Prosveta

Zodiaco Aivhanov

Chiunque penetri nella fascia zodiacale è soggetto agli imperativi del tempo (periodi, cicli) e dello spazio (localizzazione all'interno della fascia). Solo i puri Spiriti sono liberi, non essendo limitati dal tempo e dallo spazio. Tuttavia appena si incarnano nella materia entrano nella fascia zodiacale e vengono inseriti nel cerchio magico del destino implacabile che incanta perfino gli esseri più luminosi, i grandi Figli di Dio.
Con il suo corpo fisico l'essere umano rappresenta egli stesso la fascia zodiacale all'interno della quale il suo spirito viene mantenuto prigioniero…
..Per sfuggire a questo serpente che lo stringe nelle sue spire, l'uomo deve poter uscire dal ciclo delle reincarnazioni.

pedagogia steineriana

Al momento della nascita il corpo eterico del bambino, che è ancora tenero come la cera vergine, riceve l'impronta dalle influenze astrali. Una volta raffreddata, la cera non può più essere modellata. Quando il bambino emette il primo vagito, il Cielo appone il suo sigillo sul corpo eterico e stabilisce il suo oroscopo nel quale è iscritto il suo destino. Il solo modo per liberarsi dalle limitazioni impostegli dagli astri è il lavoro per ristabilire coscientemente il legame con Dio; solo così potrà sfuggire alla legge delle necessità per assoggettarsi alla legge della grazia. Ma quella libertà alla quale noi tutti aspiriamo sarà l'ultima cosa che otterremo. Ecco perché la libertà è ritenuta essere il coronamento della spiritualità; quella corona è il cerchio di luce che brilla sopra il capo dell'iniziato per dimostrare di essere uscito dal cerchio delle limitazioni terrestri.


Soffermiamoci ora sulle conseguenze pratiche dell'esistenza nella fascia zodiacale nella vita quotidiana. Supponiamo che stiate camminando in montagna e vi divertiate a emettere un grido, un richiamo; che cosa succede?
La montagna ve lo rinvia. Il suono, la parola provoca un moto contro un ostacolo, e questo fa rimbalzare le onde sonore. È come quando gettate una palla a terra o contro un muro: questa rimbalza. Si tratta di leggi fisiche, e le leggi fisiche sono il riflesso delle leggi spirituali. Dunque, se gridate “Vi amo!”, da ogni parte ritornerà l’eco per dirvi “Vi amo! Vi amo! Vi amo!…”
Se invece gridate “Vi detesto”, l’eco ripeterà: “Vi detesto, Vi detesto”.
Corpi sottili

Dovete capire che nella vita si ripete costantemente lo stesso fenomeno: continuamente attraverso i suoi pensieri, i suoi sentimenti e le sue azioni, l'uomo emette delle onde che possono essere benevoli o malevoli; queste viaggiano nello spazio fino a incontrare una parete che rimanda al punto di origine, per cui l'uomo riceverà dei doni, oppure delle bastonate. E'l’onda di rimbalzo che agisce. Coloro che conoscono tale legge fanno il possibile per inviare dovunque solo luce, amore, bontà, purezza e calore, e prima o poi riceveranno immancabilmente di ritorno le stesse benedizioni; si sentiranno felici, appagati e riscuoteranno dovunque simpatia e successo. Penseranno: “Il Buon Dio mi ha ricompensato!” Niente affatto. Il Signore non è nemmeno al corrente; il Signore è impegnato in ben altro che sorvegliarvi continuamente per osservare il vostro comportamento, per poi ricompensarvi o punirvi, a seconda dei casi. Ha stabilito delle leggi che agiscono in noi e fuori di noi, E sono quelle stesse leggi che si incaricano di punirci o ricompensarci.
Corpo fisico eterico e astrale

Il cerchio con un punto centrale è la struttura che compare ovunque nell'universo. Prendete un qualsiasi organismo, una cellula per esempio: vi noterete un nucleo centrale, il protoplasma, e intorno una membrana che racchiude tutto. Se esaminate un frutto, nel centro vi troverete il nocciolo, poi la polpa, la parte succosa che si mangia e, infine, la buccia. Quindi ogni organismo vivente ha un centro, circondato da uno spazio e Infine una “pelle” che serve da limite, grazie alla quale la legge dell’eco può agire.
Ora, può verificarsi il caso che fra il centro e la periferia la distanza sia molto grande e che la voce debba andare molto, molto lontano, e che soltanto dopo molti anni incontri la parete che provocherà il rimbalzo. Quando il colpo di rimbalzo si fa attendere, non vuol dire che non accadrà nulla; qualcosa avverrà sempre, anche se con ritardo, a volte persino in un'incarnazione successiva, proprio perché il limite (la periferia o la parete, se vogliamo), era molto lontano. È così che si spiega il destino scritto nel nostro tema astrale; è la conseguenza delle nostre azioni passate.
L'atomo e il sistema solare presentano la medesima struttura: un cerchio con un punto centrale. Lo spazio che circonda quel punto rappresenta la materia; senza spazio la materia non esisterebbe. Lo spirito invece non ha bisogno di spazio; la sua potenza sta nel fatto che, essendo un punto infinitesimale, agisce dovunque contemporaneamente. È quindi ai limiti di quello spazio occupato da materia che tutto va a urtare per poi ritornare al punto di partenza. Così, attraverso la materia, tutto ciò che facciamo, tutto ciò che pensiamo ritorna a noi dopo aver percorso lo spazio. È la materia che provoca l'eco non lo spirito.
Lo spirito agisce e la materia reagisce e risponde all’impulso.

Shiatsu ed Educazione


significato parola educareLa parola Educazione viene dal verbo latino educêre che deriva dall’unione di e (fuori da) e ducere (condurre): tirar fuori ciò che è dentro, un idea molto vicina alla concezione della maieutica socratica-platonica.
In questo senso educare non vuol dire indirizzare un comportamento o un idea; al contrario vuol dire favorire ed aiutare l’altro a sviluppare la capacità di aiutare se stesso a conoscersi ed esprimersi, cioè a sentirsi  libero di essere se stesso.
Questo è lo scopo principale dello Shiatsu.

Tutti i migliormenti, anche fisici, che avvengono dopo un trattamento Shiatsu, sono la conseguenza di questo.

Shiatsu stilizzato

 Molti però, non vogliono essere educati, vogliono “solo” un trattamento e va bene così. Ma anche queste persone avranno comunque la possibilità di recepire parti di sè fino a quel momento sconosciute, avere una nuova conoscenza di sè perché lo Shiatsu agevola, senza forzature, l’incontro con le proprie potenzialità.

Cosa farne di queste nuove consapevolezze, a quel punto, è di loro unica responsabilità.
Perchè questo avvenga è importante non forzare mai i tempi ed evitare qualsiasi tipo di manipolazione psicologica di chi riceve il trattamento.

 

Lo Shiatsu (pressione con le dita) è una relazione a mediazione corporea che, attraverso il contatto (pressione) stimola il riassestamento (riequilibrio energetico) di situazioni che erano andate “fuori posto”. Questo passa inevitabilmente attraverso un affinamento delle capacità di percepire e di percepirsi - sia del ricevente che dell’operatore -  e di avere un miglior rapporto con l’ambiente esterno; ciò avviene attraverso la pressione (unica nel suo genere) in punti o aree del corpo che hanno bisogno di essere stimolate o sostenute.
Per poter capire tutto questo l’unica via è ricevere un trattamento perchè solo attraverso il contatto si entra nel mondo dello Shiatsu ovvero solo attraverso l’esperienza diretta si può entrare in contatto con la propria coscienza.

 

classe shiatsu 001

 Anche l’apprendimento della tecnica è una esperienza interessante perchè nello scambio che avviene nelle classi di Shiatsu, si impara a toccare e a farsi toccare, a scoprire la propria corporietà, a entrare nella dinamica del dare e ricevere, a scoprirsi capaci di offrire qualcosa all’altro.

Shiatsu antico

Per questo, lo Shiatsu, non cura patologie ma si propone di produrre un riequilibrio generale, un maggior rilassamento e un contenimento dello stress, lavorando non sulla struttura anatomica ma su quella energetica (punti neurosensoriali) e accrescendo la sensazione di benessere in chi lo riceve.
L'intento quindi non è terapeutico per come è intesa questa parola in campo medico, ma è una delle tante relazioni di aiuto, non so se la migliore ma sicuramente unica nel suo genere.

Proteggere la nostra essenza

 niente da nascondere

 

Per poter esprimere il nostro potenziale è necessario avere un nucleo, delle radici solide e ben protette.
L’essere umano può essere paragonato ad un albero che per poter crescere e svolgere la sua funzione deve appunto avere delle radici forti e ancorate bene in profondità.
Gli alberi che hanno radici superficiali, come molte conifere, vengono abbattuti facilmente da un vento un po’ più forte del normale.

Hara e albero

Nell’essere umano, secondo buona parte del pensiero orientale, queste radici vengono localizzate in Hara il cui centro è 2 dita sotto l’ombelico (in giapponese Tanden) che è il punto dove l’energia viene accumulata per poi irradiarsi, attraverso i meridiani, in tutto il corpo.
Nell’Aikido questo punto viene chiamato Seika Tanden dove vi è il collegamento fra le energie basali dell’uomo e le forze vitali più profonde della natura e dove il praticante deve mantenere costantemente la propria presenza mentale, per poter avere una stabilità psicofisica e da lì dare inizio a tutti i movimenti corporei.
E’ il punto che fornisce il senso della vita e della morte e quando viene tagliato (Harakiri) la vita finisce perché, a prescindere dell’aspetto fisico, si mette a nudo la propria essenza, la propria anima.
Nella psicoanalisi viene chiamato Es, la parte oscura, profonda, la parte più arcaica della nostra mente dove si formano tutte le pulsioni e che rappresenta la voce dell’anima dell’uomo dove gli istinti si sono evoluti.

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