Shiatsu ed Educazione
La parola Educazione viene dal verbo latino educêre che deriva dall’unione di e (fuori da) e ducere (condurre): tirar fuori ciò che è dentro, un idea molto vicina alla concezione della maieutica socratica-platonica.
In questo senso educare non vuol dire indirizzare un comportamento o un idea; al contrario vuol dire favorire ed aiutare l’altro a sviluppare la capacità di aiutare se stesso a conoscersi ed esprimersi, cioè a sentirsi libero di essere se stesso.
Questo è lo scopo principale dello Shiatsu.
Tutti i migliormenti, anche fisici, che avvengono dopo un trattamento Shiatsu, sono la conseguenza di questo.
Molti però, non vogliono essere educati, vogliono “solo” un trattamento e va bene così. Ma anche queste persone avranno comunque la possibilità di recepire parti di sè fino a quel momento sconosciute, avere una nuova conoscenza di sè perché lo Shiatsu agevola, senza forzature, l’incontro con le proprie potenzialità.
Cosa farne di queste nuove consapevolezze, a quel punto, è di loro unica responsabilità.
Perchè questo avvenga è importante non forzare mai i tempi ed evitare qualsiasi tipo di manipolazione psicologica di chi riceve il trattamento.
Lo Shiatsu (pressione con le dita) è una relazione a mediazione corporea che, attraverso il contatto (pressione) stimola il riassestamento (riequilibrio energetico) di situazioni che erano andate “fuori posto”. Questo passa inevitabilmente attraverso un affinamento delle capacità di percepire e di percepirsi - sia del ricevente che dell’operatore - e di avere un miglior rapporto con l’ambiente esterno; ciò avviene attraverso la pressione (unica nel suo genere) in punti o aree del corpo che hanno bisogno di essere stimolate o sostenute.
Per poter capire tutto questo l’unica via è ricevere un trattamento perchè solo attraverso il contatto si entra nel mondo dello Shiatsu ovvero solo attraverso l’esperienza diretta si può entrare in contatto con la propria coscienza.
Anche l’apprendimento della tecnica è una esperienza interessante perchè nello scambio che avviene nelle classi di Shiatsu, si impara a toccare e a farsi toccare, a scoprire la propria corporietà, a entrare nella dinamica del dare e ricevere, a scoprirsi capaci di offrire qualcosa all’altro.
Per questo, lo Shiatsu, non cura patologie ma si propone di produrre un riequilibrio generale, un maggior rilassamento e un contenimento dello stress, lavorando non sulla struttura anatomica ma su quella energetica (punti neurosensoriali) e accrescendo la sensazione di benessere in chi lo riceve.
L'intento quindi non è terapeutico per come è intesa questa parola in campo medico, ma è una delle tante relazioni di aiuto, non so se la migliore ma sicuramente unica nel suo genere.