Medicina Macrobiotica

 

Esculapio

 

MEDICINA…..

La parola medicina proviene dal verbo latino mederi che significa guarire, sanare, curare.
A sua volta il verbo mederi deriva dal greco medomai: considero, mi occupo, mi preoccupo di…
Andando ancora indietro il verbo medomai deriva dalla radice indoeuropea med, la stessa che si trova in parole come meditazione, rimedio, modo che a secondo delle varie deviazioni linguistiche può essere presente in parole con significati diversi come intelligenza, giudizio, misura, regola.
E’ interessante la similitudine fra la parola medicina e meditazione che originariamente hanno la stessa radice.
La parola meditazione viene dal verbo latino meditor: “penso a, rifletto su, mi esercito, pratico” che sembra sia una ripetizione del precedente verbo mederi come se la cura, il guarire passassero necessariamente attraverso una volontarietà, una coscienza.
Tutte e due ci aiutano a misurare e controllare lo stato interiore della nostra mente e del nostro corpo per aiutarci a ritrovare un equilibrio a prendere la giusta misura interiore, a percepire le cose così come sono.
Ippocrate ha così riassunto:
«Definirò ciò che ritengo essere la medicina: in prima approssimazione, liberare i malati dalle sofferenze e contenere la violenza della malattia, e non curare chi è ormai sopraffatto dal male »
 

 Monaco che medita

MACROBIOTICA….

La parola Macrobiotica viene dal greco Macro (grande) Bios (vita).
E’ stata usata, forse per la prima volta in epoca moderna, dal medico tedesco Christoph Wilhelm Hufeland, medico personale di Goethe, ippocratico, ispiratore della antroposofia steineriana e amico di Hahnemann fondatore dell’omeopatia, che nel 1796 pubblica “ Makrobiotik oder Die Kunst das menschliche Leben zu verlängern” ( Macrobiotica ovvero l’arte di prolungare la vita umana).
Medico personale anche di Federico Guglielmo I° re di Prussia, per cui, all’epoca, stimato e molto famoso lasciò scritte frasi come:
“Sono dell'opinione che i dottori facciano più male che bene e che se lasciassi i miei pazienti nelle mani della natura si salverebbero, senza prescrivere loro medicine.”
La parola Macrobiotica fu però usata dall’ispiratore di Hufeland, Ippocrate, che l’aveva usata 2400 anni prima nel suo “ Aria, acqua e luoghi”.
E scrisse anche:
"Perché il cibo e l'esercizio fisico anche se posseggono qualità opposte, tuttavia agiscono insieme nel generare salute e come sembra, è necessario comprendere l'efficacia dei vari esercizi fisici, sia naturali che artificiali, per sapere quali tendono ad aumentare la "carne" e quali invece tendono a ridurla; e non solo questo, ma anche adeguare l'esercizio fisico alla quantità di cibo, alla costituzione del paziente, all'età della persona…
(“Regimen" - Ippocrate - 400 a.C.)

Ohsawa

La Macrobiotica moderna fondata da Nyoiti Yukikazu Sakurazawa (conosciuto con il nome occidentale di George Ohsawa) vuole restituire alla parola medicina il senso, che originariamente le si attribuiva, di via di mezzo, via regolata basata sulla riflessione e la comprensione delle leggi della natura e della vita.
E’ errato infatti pensare alla Macrobiotica come una delle tante proposte alternative sull’alimentazione e sulla medicina, ma va collocata invece nel campo delle filosofie (dal greco Philosophia amore della sapienza) che si occupano dello studio di tutto lo scibile umano e delle sue verità fondamentali.
Fa domande e fornisce strumenti perchè ognuno cerchi la risposta più adatta alle proprie esigenze.
Ohsawa ha usato uno strumento della medicina cinese vecchio di secoli, la teoria dello yin e dello yang (che Lui ha chiamato gli occhiali magici) adattandola, in modo che sia più comprensibile alle menti scientifiche occidentali.

Tao YinYangEarth2

Lo yin/yang ci permette di andare oltre la dicotomia degli opposti (bene-male, malattia-salute, paura-coraggio) che, nella concezione occidentale sono concetti che si elidono l’uno con l’altro (la lotta del bene contro il male) e ci fornisce invece una visione della realtà più completa facendoci capire che gli opposti sono il sale della vita.
Per cui la definizione di salute (per es.) non può separarsi dalla definizione di malattia perchè sono semplicemente le due facce della stessa medaglia.
La malattia, secondo questa visione, non è il contrario di salute, cioè una cosa di cui bisogna avere paura, ma semplicemente un processo naturale che ci guida verso il ristabilimento di un equilibrio perso.
Allo stesso modo la salute non è solo assenza di malattia ma anche gioia di vivere legata alla comprensione profonda della nostra vera natura e della nostra unione con tutti gli esseri, animati e inanimati, che popolano l’universo.
La Macrobiotica di Ohsawa ha messo l’accento in particolare su due aspetti molto, secondo Ohsawa, problematici nel mondo occidentale: mentale e dietetico.
Da una parte bisogna liberare la mente da schemi, paure, preconcetti e guidarla verso la comprensione delle leggi universali; dall’altra bisogna dotarsi di uno strumento pratico, concreto e utilizzabile quotidianamente che ci permette di crare più armonia fra ambiente interno e ambiente esterno (il cibo). 

Tags: Macrobiotica

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