Pittura Antroposofica

CHE COSA E' LA PITTURA ANTROPOSOFICA?
 
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La pittura antroposofica - a volte chiamata anche acquarello steineriano - si fonda sulle percezioni di Rudolf Steiner rispetto al colore e alla sua natura. L’argomento è trattato da Rudolf Steiner nel ciclo di conferenze intitolato “L’essenza dei colori” che rimane il testo di riferimento per questo tipo di ricerca ma anche in altre conferenze.
Steiner indica per ogni colore l’oggettività del suo movimento interiore, le sue qualità peculiari e quindi le sensazioni che il pittore può sperimentare se si accosta al mondo del colore con rispetto e desiderio di conoscenza.
Un aspetto importante della pittura antroposofica è quindi l’ascolto del colore.
Le sensazioni sperimentate negli strati più profondi dell’anima umana, assumono un carattere del tutto oggettivo (quindi non individuale) poiché proprie della natura stessa dei colori. Esse vengono intimamente percepite quando si contemplano i colori lasciandoli agire liberamente nell’anima, in silenzio interiore, cioè senza subito anteporre sentimenti individuali o giudizi che solitamente sorgono.

Steiner suggerì la realizzazione di un procedimento pittorico in cui i colori – anziché asserviti alle esigenze di un disegno o all’esternazione di emozioni personali dell’artista – venissero impiegati in modo tale da far affiorare alla superficie ciò che normalmente viene sperimentato nel mondo animico. Il percorso pittorico viene dunque inteso come “ponte per l’anima”, là dove il colore si esprime oggettivamente e può suscitare immagini che possono svelare conoscenza e autoconoscenza in chi dipinge.

Un altro aspetto della pittura antroposofica sorge dall’approccio meditativo attraverso il quale si sviluppa la capacità di dipingere “in presenza”, capacità di cui è possibile poi godere anche nella vita.
Il fine ultimo di questo percorso artistico non è quindi l’acquisizione di una tecnica per arrivare a un risultato (cosa che per altro viene da tutti raggiunta secondo i diversi tempi individuali) ma nutrire il proprio bisogno naturale di meraviglia, sentimento, espressione libera, contatto profondo con il proprio vero sé.
 
E poiché in arte nulla si ottiene senza permeare di calore e amore le proprie opere dipingere diviene un primo passo verso l’accettazione serena di se stessi e dopo dei propri compagni di viaggio.
Il raggiungimento anche solo di un minimo risultato presuppone un cambiamento profondo di abitudini e forme pensiero; il ricorso alla creatività addormentata può sciogliere blocchi emotivi e ridare forza all’Io creatore.
Il colore diluito nell’acqua, caratteristica della tecnica ad acquarello, crea atmosfere in continuo movimento che permettono di sperimentare i colori nelle loro infinite sfumature, accostamenti e incontri. Si giunge così a un arricchimento dell’esperienza percettiva e a un affinamento della sensibilità cromatica e artistica.
Nel lavoro di gruppo e nello spazio di parola si va nella direzione del superamento di simpatia-antipatia verso la scoperta di un sentire comune.
Sperimentare punti di vista diversi allarga la propria visione, i punti di vista si arricchiscono e completano l’un l’altro aiutando a cogliere l’interezza non solo dell’opera ma dell’essere umano stesso.
 
Alcuni BENEFICI della pittura antroposofica

- Conoscenza delle singole qualità dei colori e loro benefici
- Affinamento dell’ascolto interiore
- Affinamento della sensibilità cromatica e artistica
- Rilassamento e centratura attraverso l’approccio meditativo
- Sviluppo dell’osservazione ( anche attraverso il gruppo)
- Sviluppo dell’Io cosciente
- Autoeducazione ( per es. conoscenza del proprio temperamento e dei propri movimenti interiori )
- Ampliamento della capacità di visione
- Accettazione di se stessi e degli altri
 
L’ESSENZA DEL COLORE
pittura non figurativo

La vera madre dei colori è per Rudolf Steiner la luce da noi percepita in varie qualità-colore. La luce, quale “essenza” fluttuante negli spazi universali, va incontro a situazioni o condizioni che le consentono di espletare una maggiore o minore irradiazione, sino a giungere a veri e propri impedimenti alla sua espansione e quindi alla comparsa della tenebra. Tutto ciò è percepibile dall’occhio come fenomeni-colore di differenti qualità, secondo le circostanze.
Poiché negli spazi universali avvengono incessanti e costantemente mutevoli interazioni fra luce e tenebra, altrettanto incessante e mutevole è la comparsa di differenti qualità-colore. Dal loro intessersi vengono ad esistenza le forme. Ciò fa dire a Steiner: “I colori sono azioni della luce”.
La luce non è poi solo fisica, essa è Luce spirituale giunta nella dimensione materia.


Contemplando la fluente attività dei colori nella luce, ed immergendoci in essa, la nostra anima sperimenta, nella sua intimità più profonda, quelle vivaci sensazioni proprie della loro natura. Questa esperienza costituisce per Steiner la base e il punto di partenza per stimolare la creazione di opere pittoriche.



 
 
 
 
pittura figurativoPITTURA FIGURATIVA O NON FIGURATIVA?
 


Di fronte al dilemma pittura figurativa o non figurativa, sebbene nell’arte non si possano stabilire né regole né limiti, l’artista che intende operare secondo i principi antroposofici, pienamente cosciente del senso di questa originale corrente artistica, persegue finalità ben precise.

Una semplice composizione di colore sviluppata compiutamente – pur senza il minimo accenno a figurazioni - è perfettamente in grado di afferrare sin nelle profondità l’anima dell’osservatore. Essa avvince e cattura la vita di sentimento.
Un dipinto figurativo, che rappresenti chiaramente contenuti intellegibili, raggiunge invece la sfera del pensare, l’ambito della chiara coscienza. Se però la rappresentazione, l’idea, è scaturita realmente da una composizione cromatica viva e palpitante, sorta cioè dal colore stesso, allora essa penetrerà fin nelle profondità di quel nucleo dell’Io che in Antroposofia è denominato “anima cosciente” e può giungere a risvegliare le forze del “Se Spirituale”.

Sotto tale profilo, sebbene anche un semplice studio di colore, purché esso abbia vita, sia opera d’arte e in grado di elevare l’anima dell’osservatore, un dipinto figurativo sorto dal colore diviene il compimento dell’opera.

Ci si prefigge quindi, con il tempo - via privilegiata della pittura antroposofica - la possibilità di elaborare una composizione di colore dapprima astratta, ma viva, per estrarre infine dal suo contenuto una rappresentazione. In ciascuna forma l’artista, a seconda della propria capacità intuitiva, coglierà questa o quella espressione e la imprimerà stabilmente e definitivamente nel suo dipinto, concludendolo con una idea, un motivo che sarà stato creato dal colore, sviluppando così in se stesso le forze dell’Io cosciente. 

 
 
 
 
PITTURA ALL’ACQUERELLO
Pittura Varie1
 


Il mezzo normalmente usato nella pittura antroposofica è l’acquerello, perché grazie alla sua fluidità il colore si mantiene molto vivo e consente quindi al pittore, di percepirne le qualità quasi come avviene con il colore-luce. Non solo, ma anche perché l’acquerello è l’unico mezzo che – proprio per la sua fluidità – consente di realizzare ripetute sovrapposizioni entrando nell’intensità del colore pur conservando quella luce che ci libera dal peso materiale.

E’ evidente che, in questo procedimento pittorico, l’acquerello non è trattato secondo la tecnica classica, ma con tecnica nuova e particolare.


Proprio l’intensità cromatica raggiunta ed il fascino delle trasparenze ottenibili risvegliano nell’osservatore profonde e vibranti emozioni.
 
A Verona i corsi sono tenuti da Grazia Capuzzo formata alla Scuola di Luca a Firenze e alla Scuola di Pittura Tiziano. 
Insegnante di acquarello steineriano, tiene corsi e seminari di gruppo oltre che sui temi antroposofici, su temi evolutivi e del tempo presente. 
Ha approfondito il metodo della pittura antroposofica integrando l’insegnamento di R. Steiner con la propria personale ricerca spirituale. 
Nell’ambito del disagio e della disabilità gestisce laboratori sia d’arte che di scrittura.
Il suo intento è di promuovere e sperimentare l’Arte connessa allo Spirito, vivente e non vuota, universale, risanatrice e di portare un contributo allo sviluppo dell'arte nel tempo presente. 
Grazia 340 8231720

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