Inverno

Aspettando la Primavera...

Come la semente anche la mia anima ha bisogno del dissodamento nascosto di questa stagione                                                                                               Giuseppe Ungaretti

Anche quest’anno è arrivato l’Inverno, il Generale Inverno così chiamato da Michel Ney, ufficiale di Napoleone durante la campagna di Russia, che scrisse: "La Francia non fu sconfitta dalle armi ma dal Generale Fame e dal Generale Inverno."
La stessa parola spiega perché. Inverno viene dal latino Hibernum che significa anche ibernazione, tecnica usata dagli animali (il letargo) per proteggersi dal Freddo, Signore di questo periodo.
Si pensa che vi sia freddo perché la Terra è più lontana dal Sole ma non è così! Quando da noi è inverno, la distanza dal Sole è minima. I suoi raggi, però, arrivano più inclinati e quindi illuminano e scaldano di meno. Nell’emisfero australe succede il contrario.

Merla

Molte tradizioni popolari raccontano che gli ultimi 3 giorni di Gennaio (i Giorni della Merla) erano i più freddi dell’anno. Anche se questo da un po’ di anni non è più vero, visti i naturali cambiamenti climatici, per tantissimo tempo il freddo la fece da padrone.

londata di freddo che arrivo nel 1709 seppelli leuropa sotto un manto di neve artista italiano del secolo xviii castello sforzesco milano 0aaadab9 800x598

Famoso l’inverno del 1709 quando all’improvviso, alla vigilia dell’Epifania, vi fu in Europa un sbalzo termico di -30°.  Tutti i fiumi gelarono e si poteva attraversare il lago di Garda con un carro di buoi.

La parola Hibernum dà l’esatta sensazione di quello che è meglio fare nel periodo invernale imparando dagli animali:

  • prendersi cura di sé, ridurre al minimo le attività per non disperdere la nostra energia vitale, alimentarsi con cibi caldi e ricchi di Energia.
  • preferire le pratiche di quiete, statiche, meditative.
  • riposare, rallentare, per prepararsi allo slancio vitale della Primavera.

Gli antichi Cinesi avevano spiegato bene incominciando dall’ideogramma Dong (Inverno):

 Inverno ideogramma

in una parte rappresenta "il rallentare sempre più", e nell’altra "fuori è freddo e ghiaccio."
Rappresenta l’arresto, il ritorno della linfa degli alberi alle radici,  è il riposo all'indomani delle attività. È esperienza di profondità e di stasi, è base e fondamento dello slancio. È il grande yin, tae yin, yin in seno allo yin.
(F. Bonanomi - Introduzione al Pensiero e alla Medicina Classica Cinese - Shiatsumilano.it Editore)

Ancora più chiaro è stato il mitico Imperatore Giallo che nel capitolo 2 del Huangdi Neijing Suwen - Le domande semplici dell’Imperatore Giallo - scrive:

“Quando Cielo e Terra non comunicano più se non per l’attesa e la preparazione, è l’inverno, è il Nord”…..

I tre mesi dell’inverno sono chiamati: chiudere e tesaurizzare;
l'acqua gela, la terra si screpola; nessuno stimolo viene più dallo Yang.
Ci si corica presto, ci si alza tardi, e ci si rimette per tutto alla luce del sole.
Si esercita il volere come sotterrati, come nascosti, come rivolti solamente verso di sé,
come occupati a possedersi.
Si sfugge il freddo, si ricerca il calore,
non lasciando sfuggire nulla attraverso gli strati della pelle,
per paura di essere pericolosamente sforniti dei propri soffi.
Così ci si conferma ai soffi dell’Inverno,
via per il mantenimento della tesaurizzazione della vita.
Andare controcorrente porterebbe danno ai reni,
causando, in primavera, invalidità e reflussi,
per insufficiente apporto all’impulso vitale.
Huangdi Neijing Suwen capitolo 2; pag 62 Jaca Book  a cura di Elisabeth Rochat de la Vallée e Claude Larre
 
Per maggiore chiarezza vediamo il significato della parola tesaurizzare:
teṡauriżżare v. intr. e tr. [dal lat. tardo (eccles.) thesaurizare, der. di thesaurus «tesoro»]. – Accumulare, mettere in serbo, per costituire una riserva: t. metalli preziosi, gioielli; in senso fig.: t. ricchezze spirituali.
Enciclopedia Treccani

Lo scopo dei mesi invernali è di conservare ed immagazzinare. L’energia viene conservata nei Reni e ridistribuita all’occorrenza.

I Reni, secondo la visione orientale, fanno parte della loggia energetica Acqua:
  • che prende qualunque forma senza mai conservarla e pur mutando da vapore a ghiaccio, mantiene inalterata la sua natura e la sua forza.
  • è legata al colore nero o blu scuro delle profondità marine, della notte e delle acque dove il feto cresce per 9 mesi.
  • è la profondità e l’inizio di tutte le cose.
  • è la volontà in potenziale, il coraggio, la determinazione… e la paura
 Le parole chiave per prendersi cura della loggia dei Reni sono due:
  • Non sprecare energia e conservarla per essere pronti per un nuovo ciclo vitale. La priorità è curare la propria interiorità, purificando i liquidi corporei (sangue, linfa) ed eliminando quelli di scarto. 
  • Rinforzare le ossa ed i componenti del sistema immunitario, due pilastri per dare stabilità al nostro organismo.
Quando in questa loggia energetica  vi è un disequilibrio, le caratteristiche armoniche come coraggio, determinazione e volontà, si trasformano in paura e paranoia; la vitalità si abbassa, vi sono dei buchi di memoria e le ossa si indeboliscono. L’Energia non fluisce (stanchezza), i liquidi corporei non circolano bene creando ristagno ed accumulo di tossine; un terreno fertile per disturbi più gravi in ogni parte del corpo.
 
Per non indebolire i Reni (e la Vescica Urinaria sua compagna di viaggio), specie con il freddo, è meglio evitare:
  • tutti i cibi che dilatano come zucchero, alcool, bevande fredde specie se con coloranti e conservanti di sintesi.
  • i cibi che tendono a ristagnare come i cibi animali, i grassi e l’eccesso di sale specie se usato a crudo.
  • in misura minore i cibi crudi e tutte le verdure estive.

Tao con semi

Per sostenerli:
  • verdure a radice come carote, bardana e daikon
  • i cereali in chicchi (specie il grano saraceno)
  • i legumi (specie i fagioli azuki) e le alghe
  • l'uso moderato del sale marino integrale, salsa di soia, miso

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