Solstizio d'Inverno 2023

Pianeti solstizio

Il Solstizio d’Inverno quest’anno cade il 22 dicembre, alle 04:27 (ore italiane).La data cambia tutti gli anni e puo variare dal 20 al 23 dicembre. Questo perché il calendario gregoriano dura 6 ore di meno del tempo che impiega il sole per completare la sua orbita. Ore che vengono recuperate ogni 4 anni con l'anno bisestile (come il 2024).

La parola solstizio deriva da "Sol" cioè Sole e "Sistere" cioè fermarsi. E' il momento in cui il sole si arresta nel suo punto più alto e più lontano dall'asse terrestre; nel nostro emisfero questo comporta una quantità di luce minima e il giorno dura circa 9 ore. A causa dell'asse terrestre inclinato la durata del giorno non sarà uguale in tutto il mondo. Per esempio a Thule in Groenlandia (la città più a nord), il 22 dicembre non ci sarà nessuna ora di luce.Dopo questo momento le ore di luce inizieranno gradualmente ad aumentare fino al 21 giugno (solstizio d'estate) in cui si inverterà la tendenza.

Il Sole in questo momento si ferma, si ha quasi l’impressione che sprofondi nella notte fredda per non apparire più, è come se fosse incatenato, prigioniero delle tenebre.

Questo, in tradizioni di molte parti del mondo, per la paura che il sole non si rialzasse più, ha fatto nascere dei riti propiziatori dove la luce e i fuochi erano il fulcro centrale; come per dare un aiuto al sole a riprendersi la sua posizione in alto e risplendere nuovamente.

SOLINVICTUS SublimeSun

La tradizione più vicina a noi era quella romana del Dies Natalis Solis Invicti (la nascita del Sole invincibile) che si rifaceva ad un culto persiano antichissimo, il Sol Invictus, con celebrazioni dedicate al dio Mitra una delle divinità solari, dio dell'amicizia, degli affari e governatore del giorno;  a Roma era identificato con Il dio Sol (il Sole appunto). Questo giorno decretato da Aureliano il 274d.c., in genere era il 25 dicembre a conclusione di 7 giorni di Saturnali, festa romana iniziata nel 217a.c. dedicata al dio Saturno dio della semina per cui il calore del sole era necessario.

Il rituale prevedeva un sacrificio nel tempio e l'accensione di candele tutto intorno all'edificio.

Nel 337 d.c. papa Giulio I ufficializzò il 25 dicembre come data del Natale cristiano nel tentativo di rispondere e sfruttare la grande partecipazione popolare al culto del Sole.

Il Natalis Solis Invicti non rappresenta però per l'Uomo solo un momento di rinascita della natura ma anche di Rinascita e Rinnovamento interiore per una maggor coscienza di se e di "messa in luce" dei propri limiti e talenti.

Le celebrazione della luce e della rinascita è un tema presente in molti festeggiamenti invernali in molte parti del mondo.

Yule

Oltre a quelle già dette dei romani, vi è la festa di Yule della tradizione celtica e germanica precristiana, quella di Yalda dei persiani con la nascita di Mithra l'angelo della luce e di verità, il Dongzhi (estremo dell'inverno) dell'asia orientale dove venivano onorati gli antenati e il Cielo.

 

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